Gentiluomini miei, qui è Nico, Sex & Relationship coach per Forma Hominis.
Luogo di eccellenza, dedicato all’uomo, dove si parla di Seduzione, Dinamiche Sociali nei rapporti uomo-donna e Sviluppo Personale.
E dove aiuto professionisti ed imprenditori a trovare, attrarre e tenersi la compagna dei loro sogni rientrando in contatto con la loro essenza maschile. Con sicurezza, senza vergogna, senza sentirsi giudicati da altre persone.
E oggi analizzeremo la domanda delle domande:
“Nico, come rimorchiare una ragazza?”
Ma prima di addentrami nel tema, come al solito vi chiedo di iscrivervi al mio Canale YT e premere sulla campanellina vicino al pulsante iscritto.
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Detto questo, torniamo al tema.
“Come rimorchiare una ragazza?”
Ragazzi, il mio canale è pieno zeppo di video relativi a questo tema, e non ho intenzione di fare un contenuto somigliante ad altri già presenti su FH…
In questo articolo vorrei piuttosto analizzare il termine ‘rimorchiare’… facendo poi alcune considerazioni sull’utilizzo del linguaggio volgare…
…e sul se sia opportuno, o meno, adottarlo.
Il termine ‘rimorchiare’ è carico di connotati negativi.
Il concetto di rimorchio, infatti, allude al concetto di merce. E questa parola finisce più o meno involontariamente, per paragonare la donna ad un prodotto di scambio.
Non a caso, è considerata da molte persone come una parola volgare: una persona che rimorchia è una persona che ha scopi superficiali o sessuali, e che non cerca una relazione significativa.
L’espressione “rimorchiare” è spesso associata ad un atteggiamento manipolativo, poco rispettoso e non consensuale.
Nel sentire comune, chi rimorchia è un ‘predatore’ che non è interessato a creare una connessione genuina con l’altra persona…
Nel sentire comune, chi rimorchia manipola, è poco rispettoso dell’altra persona e del suo consenso…
Ma questa cosa è vera?
Dipende, certe volte sì, altre volte no.
Si può rimorchiare con amore e rispetto verso l’altra persona. Comunque, personalmente, non odio le parole volgari.
Anzi, le adoro.
Adoro il linguaggio forbito ed elegante…
…tanto quanto quello rude e sporco.
E come diceva Ignazio Silone…
“…è importante utilizzare le parole volgari, altrimenti ne avremo sempre paura”.
Quindi, non sono nemmeno contrario al loro utilizzo.
L’importante è, a mio parere, utilizzarle da una posizione di amore e rispetto per se stessi… e per l’altra persona coinvolta.
Se un cliente che ama e rispetta non solo le donne, ma anche se stesso, mi dovesse inviare su Whatsapp un messaggio del tipo:
“Nico, ieri sera ho rimorchiato e scopato per tutta la notte una fica da paura… che cazzo di serata… sono troppo contento!!!”
Di certo non lo rimprovererei per aver utilizzato un linguaggio volgare… E piuttosto gli scriverei…
“Ma sei un drago, cazzo…
”
Perché in questo caso specifico, il linguaggio volgare da lui utilizzato, non è espressione della sua irritazione nei confronti delle donne…
…bensì è espressione dell’eccitazione e della felicità provata nell’aver sedotto una bella fanciulla.
Ad un cliente che non possiede ancora questa mentalità, ad un cliente irritato nei confronti di sé stesso e delle donne, al contrario…
…gli proibisco di utilizzare un linguaggio volgare. Ipotizziamo che mi scriva:
“Ieri sera F-close con Caterina…”
“Fuck Close” significa che se l’è portata a letto, fondamentalmente.
Questo è l’infantile gergo pick-up che alcuni coach, purtroppo, ancora tutt’oggi, adottano.
A questo cliente risponderei così:
“Complimenti! Ma ricorda che lei non è un buco che ti sei fottuto e basta. Caterina è una donna. E ieri sera, ti ha dato la cosa più preziosa che possiede: il suo corpo.
Dovresti mostrare più rispetto ed empatia nel linguaggio che scegli di adottare per esprimerti”.
Questa è l’incazzatura di Nico di primo livello.
E vi garantisco che non volete vedermi al terzo, o quarto livello… perché divento cattivo.
Solo un uomo con una mentalità forte può permettersi il lusso di adottare un linguaggio volgare.
In un uomo con una mentalità debole, spesso il linguaggio volgare va ad amplificare la sua irritazione, e finisce per avere un impatto negativo sul suo mindset.
Quindi, gentiluomini miei… Volete stare molto attenti al linguaggio che utilizzate… e volete andare a capire qual è il mindset che sorregge il vostro linguaggio.
È molto importante chiedersi da che posizione state formulando i vostri pensieri, e se, utilizzare un certo linguaggio, vi fa bene o meno.
Va benissimo dire di volersi ‘scopare’ o addirittura di volersi ‘fottere’ una ragazza…
…a patto che si nutra, di base, un sentimento di amore e rispetto per tutte le donne.
A patto che non si sia uomini irritati nei confronti delle donne.
Se invece vuoi ‘scoparti’, ‘fotterti’ o ‘scannarti’ una ragazza da una posizione di rabbia, vendetta o frustrazione…
…ragazza che tu chiami, chissà per quale misterioso motivo, ’troia’…
…ebbene, stai utilizzando un linguaggio che va ad amplificare la tua irritazione e la tua frustrazione di fondo.
E quindi, in questo caso, vuoi riformulare la tua prosa interiore, e raccontare a te stesso la verità:
“Lei non è una troia: sono io ad essere profondamente irritato nei confronti delle donne, sono io ad essere bisognoso nei confronti delle donne. La realtà è che adoro quella ragazza… la realtà è che la desidero con tutto me stesso”.
Uomini, questo articolo non è uno scherzo.
Voi siete la vostra mentalità, voi siete il vostro linguaggio.
E quindi volete tornare ad avere la piena consapevolezza e il pieno controllo sulla vostra narrativa interiore.
L’articolo è giunto al termine 😉
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E se vuoi che ti aiuti a riabbracciare la tua essenza maschile per trovare, attrarre e tenerti la compagna dei tuoi sogni… conosciamoci.
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Un abbraccio,
Nico
